Le origini

La data di apertura certa è fissata al 1815 ma la storica locanda pare esistesse già prima della costruzione dell’attuale sede, nella casa progettata dall’ingegnere Carlo Bernardo Mosca (1792-1867).
“Secondo il catalogo torelliano adunque il più antico albergo di Torino, di cui sia giunta notizia sarebbe quello denominato del Pino presso la porta Susina, al quale accenna un documento del 26 ottobre 1446 […] ma sovra tutti aveva conseguito certa fama in quel secolo l’albergo di San Giorgio. Esso stava presso l’antichissima chiesa di S. Pietro del Gallo; e sullo scorcio del secolo XV era tenuto da mastro Sebastiano di Collet.”

I tempi antichi

“Il Cibrario nell’importante sua Storia di Torino ci ricorda che ivi nel 1481 prese dimora la principessa Chiara Gonzaga che andava sposa al delfino di Alvernia. Nel 1496 vi alloggiarono Marino Sanudo ambasciatore di Venezia, Galeazzo Visconti ambasciatore di Milano e i legati di Berna e Friborgo.“ Questo è ciò che racconta Gaudenzio Claretta nel suo libro ‘Degli alberghi antichi di Torino e delle impressioni avutene da viaggiatori illustri’ edito a Pinerolo nel 1891.

L’antica sede

La locanda di San Giorgio era originariamente sita all’inizio di contrada dei Pellicciai, nell’isola della Chiesa di San Pietro del Gallo, in corrispondenza dell’attuale piazza IV Marzo. Nel 1886, infatti, per realizzare la diagonale che da piazza San Giovanni porta in via Milano, in corrispondenza di via Corte d’Appello, fu demolita una delle parti più antiche della città. Sparirono così la contrada del Cappel d’Oro, parte della contrada delle Quattro Pietre, la piazzetta della Corona Grossa e parte delle contrade dei Pellicciai e dei Pasticcieri.

Il trasferimento

Con la realizzazione di via IV Marzo, l’attività si trasferì in quel di Borgo Dora, andando a sostituirsi a un fermo-posta conosciuto come locanda “Ponte Dora” sotto la proprietà di Maria Salvetti. Successivamente, si trasformò in albergo-ristorante con una sopraelevazione dell’edificio realizzata nel 1904 per volontà di Michele Truffo.
Nella seconda metà del secolo scorso si sono succeduti diversi proprietari, dall’illustre Bartolomeo Olivetti degli anni ‘50, a Piero Banchi dagli anni ’60 e sino a Giancarlo Cristiani, noto gallerista torinese, nei primi anni di questo secolo.

Un nuovo inizio

L’architetto Simona Vlaic ha rilevato la struttura nell’estate del 2017 e ha voluto ripristinare il “San Giors di una volta”, dagli arredi alle atmosfere ai piatti tipici, per farne nuovamente uno dei protagonisti della ristorazione e dell’ospitalità sabaude.

Nel febbraio 2012 Eleonora Pollano aveva già eseguito il restauro dell’antica insegna in metallo smaltato con un risultato straordinario. Nel 2018 alcuni lavori di ristrutturazione ai piani superiori e nelle camere dell’albergo hanno permesso al San Giors di rinnovarsi ulteriormente senza perdere la propria anima.

Le origini

La data di apertura certa è fissata al 1815 ma la storica locanda pare esistesse già prima della costruzione dell’attuale sede, nella casa progettata dall’ingegnere Carlo Bernardo Mosca (1792-1867).

“Secondo il catalogo torelliano adunque il più antico albergo di Torino, di cui sia giunta notizia sarebbe quello denominato del Pino presso la porta Susina, al quale accenna un documento del 26 ottobre 1446 […] ma sovra tutti aveva conseguito certa fama in quel secolo l’albergo di San Giorgio. Esso stava presso l’antichissima chiesa di S. Pietro del Gallo; e sullo scorcio del secolo XV era tenuto da mastro Sebastiano di Collet.”

I tempi antichi

“Il Cibrario nell’importante sua Storia di Torino ci ricorda che ivi nel 1481 prese dimora la principessa Chiara Gonzaga che andava sposa al delfino di Alvernia. Nel 1496 vi alloggiarono Marino Sanudo ambasciatore di Venezia, Galeazzo Visconti ambasciatore di Milano e i legati di Berna e Friborgo.“ Questo è ciò che racconta Gaudenzio Claretta nel suo libro ‘Degli alberghi antichi di Torino e delle impressioni avutene da viaggiatori illustri’ edito a Pinerolo nel 1891.

L’antica sede

La locanda di San Giorgio era originariamente sita all’inizio di contrada dei Pellicciai, nell’isola della Chiesa di San Pietro del Gallo, in corrispondenza dell’attuale piazza IV Marzo. Nel 1886, infatti, per realizzare la diagonale che da piazza San Giovanni porta in via Milano, in corrispondenza di via Corte d’Appello, fu demolita una delle parti più antiche della città. Sparirono così la contrada del Cappel d’Oro, parte della contrada delle Quattro Pietre, la piazzetta della Corona Grossa e parte delle contrade dei Pellicciai e dei Pasticcieri.

Il trasferimento

Con la realizzazione di via IV Marzo, l’attività si trasferì in quel di Borgo Dora, andando a sostituirsi a un fermo-posta conosciuto come locanda “Ponte Dora” sotto la proprietà di Maria Salvetti. Successivamente, si trasformò in albergo-ristorante con una sopraelevazione dell’edificio realizzata nel 1904 per volontà di Michele Truffo.

Nella seconda metà del secolo scorso si sono succeduti diversi proprietari, dall’illustre Bartolomeo Olivetti degli anni ‘50, a Piero Banchi dagli anni ’60 e sino a Giancarlo Cristiani, noto gallerista torinese, nei primi anni di questo secolo.

Un nuovo inizio

L’architetto Simona Vlaic ha rilevato la struttura nell’estate del 2017 e ha voluto ripristinare il “San Giors di una volta”, dagli arredi alle atmosfere ai piatti tipici, per farne nuovamente uno dei protagonisti della ristorazione e dell’ospitalità sabaude.

Nel febbraio 2012 Eleonora Pollano aveva già eseguito il restauro dell’antica insegna in metallo smaltato con un risultato straordinario. Nel 2018 alcuni lavori di ristrutturazione ai piani superiori e nelle camere dell’albergo hanno permesso al San Giors di rinnovarsi ulteriormente senza perdere la propria anima.

Gli ospiti illustri

Sono tanti i personaggi (pittori, musicisti, poeti, scrittori, fotografi, architetti, ecc.) che hanno soggiornato al San Giors e forse anche questo luogo è stato loro di ispirazione. Tra questi:

Dario Voltolini

scrittore

Marta Cai

scrittrice

Piero Bianucci

giornalista e scrittore

Simonetta Rho

giornalista

Sergio Rubini

regista e attore

Carlo De Ruggieri

attore

Paolo Fresu

compositore e musicista

Guido Catalano

poeta

Axel Bernolin

musicista

Alessandro Baricco

scrittore

Patrizia Mottola

doppiatrice

Giovanni Caccamo

cantautore

TRE ICS

street artist

U G O A R T

visual artist

Carlin Petrini

scrittore

Giobbe Covatta

comico e scrittore

Luca Bianchini

scrittore

Manuel Agnelli

cantautore

Sergio Vastano

attore

Neja

cantautrice

Ezio Mauro

giornalista

Christian Greco

archeologo

Michele Sinisi

attore

Lorenzo Torasso

pittore

Paolo Crepet

scrittore

Ferdinando Baratelli

pittore

Francesco Randazzo

conduttore radiofonico

Marlen Pizzo

conduttrice radiofonica

Opiemme

visual artist

Samuel

cantautore

Piero Maranghi

produttore e regista teatrale

Mauro Tarantini

comico

Matteo Negrin

musicista

Willy Ghia

interior designer

Wubik

street artist

Gad Lerner

giornalista

Diego Perrone

cantante e musicista

Germano Tagliasacchi

architetto

Gianfranco Gritella

architetto

Marco Missiroli

scrittore

Enrico Pandiani

scritore

Luciana Littizzetto

comica e scrittrice

Ernesto Morales

pittore

Gianluca De Angelis

comico

Marco Crespi

allenatore e telecronista sportivo

Giorgia Madonno

pittrice

Roby Facchinetti

cantautore

Cristiano De Andrè

cantautore

Motta

cantautore

Carolina Crescentini

attrice

Sergio Di Gennaro

musicista

Veronica Perego

musicista

Sofia Elena Taglioni

attrice

Eugenio Franceschini

attore

Milovan Farronato

critico d'arte e curatore

Saverio Raimondo

comico

Cauleen Smith

artista

Brunori Sas

cantautore

Niccolò Ammaniti

scrittore

Truly Design

urban artists crew

Riccardo Cecchetti

pittore

Fabio Petani

street artist

FanniDada

visual & sound artists

Etnik

street artist

Roby Vaio

dj

Dan Solo

musicista

Ugo Venturini

scultore

Max Casacci

musicista

Serena Dandini

conduttrice televisiva e scrittrice

Daria Bignardi

giornalista e scrittrice

Anna Barbero Beerwald

musicista

Lord Theremin

musicista

Pierfrancesco Favino

attore

Walter Leonardi

attore

Niccolò Fabi

cantautore

Marco Damilano

giornalista

Alessandro Sciaraffa

architetto

Antonella Frontani

giornalista e scrittrice

Bruno Petronzi

art designer

Cornelia Badelita

grafica d'arte

Michele Liuzzi

visual artist

Daniele Galliano

pittore

Fabiano Speziari

visual artist

Mr Fijodor

urban artist

Filippo de Sambuy

pittore

Corn79

urban artist

Flavio Stroppini

scrittore e storyteller

Gianluigi Carlone

attore e comico

Alessandro Berardi

designer

Giorgio Ramella

pittore

Giorgio Caponetti

scrittore

Jan Meissner

fotografo e film maker

Johnson Righeira

cantautore

Anna Vinzi

pittrice

Laura Cantarella

fotografa e architetto

Matteo Pericoli

architetto e illustratore

Natalino Tabasso

regista e scrittore

Octavio Floreal

pittore

La vera Torino

Camminando tra le strade che circondano piazza della Repubblica si può ammirare la vera Torino con i suoi mercati, le sue case, i dettagli, i cortili, i portoni, le botteghe e i caffè. Culture, sapori ed esperienze si mescolano in un quartiere con un’identità precisa e un forte senso di appartenenza.

Il Balôn

Nei pressi dell’albergo, ogni sabato mattina e la seconda domenica di ogni mese, c’è di che perdersi tra il fine brocantage e le adorabili cianfrusaglie in vendita sui banchi del Balôn, il più antico e famoso mercato delle pulci di Torino.